sabato 24 agosto 2019

Per un amico

Siamo stati molto amici, un secolo fa. Eravamo giovani ed il cinema era per noi la cosa più importante del  mondo, la nostra  ragione  di vita .Io poi  ho scelto altre strade, tu  hai continuato la tua  carriera un po'in sordina,ma sempre  accompagnato dalla stima di tutti coloro  che hanno avuto la  fortuna  di  incontrarti e di  fare insieme a te un pezzettino di  cammino.

Erano gli anni Ottanta,ci aveva presentato Pupi e eravamo diventati subito grandi amici,come se  ci  fossimo sempre conosciuti. Mi  vengono in mente  le serate a giro per Roma, insieme ad Antonio ( Avati) e  Antonio (Bruschini ),a cena da Luigi ( al Cantuccio  ), al bar del Mago, e si chiacchierava fino a notte fonda,facendo progetti di vita.

Quando  ti venivo a prendere a casa,non suonavo il campanello ma ti chiamavo dalla cabina telefonica in fondo alla strada, e tu scendevi subito. E mi ricordo ora , chissà perchè ,  di quando andammo  con Oreste Lionello alla scuola di uno dei suoi nipotini a vedere il saggio di fine anno.
O una delle volte che sei venuto a Firenze, nonostante non ti piacesse per niente spostarti da casa.

Ti feci conoscere colleghi,amici, parenti , avevo paura che ti desse fastidio invece eri incredibilmente a tuo agio ed io ero contenta. Ci volevamo bene . Rivedo le  serate con Gianni ( Cavina ), con Lino ( Capolicchio ), le discussioni con Pupi , che non condivideva quasi mai le nostre idee, le mie risate e la tua ironia...Erano bei tempi, si pensava che tutto ci appartenesse e che saremmo riusciti a fare grandi cose, tutti insieme.

Da quanto  non pensavo a queste cose,forse da troppo,  ma adesso i ricordi appaiono vividi e vicinissimi, e ripenso  agli amici che non ci sono più, che ci hanno lasciato troppo presto e che magari ti sono venuti tutti incontro appena sei arrivato

Negli anni  poi ci siamo  persi, ho visto qualche volta Gianni  perchè suo figlio ha vissuto per un periodo nella mia città, ma da tempo non vedo più neanche lui. Si sa, ognuno continua la propria vita  e succede che non ci si incontri più. Ma l'importante che si continui a ricordare. Ho letto di te  sui giornali e sono  stata felice di saperti sposato  e di aver trovato la serenità che meritavi.

Sono vicina al dolore di tua moglie ,che  vorrei abbracciare forte ,regalandole  tutto l'affetto che ci ha uniti nella nostra sincera amicizia.

Tu ormai sei super partes e  stai viaggiando  in altri lidi ... noi, da quaggiù, possiamo solo dirti che ti abbiamo voluto bene e che continueremo a ricordarti con dolcezza .

                                                                                                                                    S.TAR