Gianni, mio vecchio amico.
Sei andato via anche tu ed il dispiacere è grande. Il dispiacere di non averti piu visto in questi anni, di aver perso un'amicizia storica che i casi della vita, la lontananza, le scelte quotidiane hanno piano piano affievolito, lasciando posto ad un silenzio fatto di stima reciproca e spero sempre tanto affetto.
Sembra strano da dire, ma tante volte ho pensato di scriverti, contattarti e incontrarti, per raccontarci questi lunghi anni di assenza e sapere qualcosa di piu l'uno dell'altra. Ti ho seguito, naturalmente, nei tuoi successi, e ogni volta che ti vedevo sullo schermo, sorridevo pensando all'amicizia che ci ha legati ...
I pensieri corrono al nostro primo incontro professionale nella tua casa di Fiano Romano,quando venni ad intervistarti senza immaginare che avrei conosciuto una persona tanto bella e con un grande cuore, con la quale avrei iniziato una amicizia importante...
In tutti questi anni ti ho sempre ricordato così, quando venivi a Firenze, quando ci incontravamo a Roma, le serate con Pupi, Antonio, Carlo, tutti amici a cui mi sono sempre , ed ancora, sentita tanto legata. Gli incontri con gli studenti all'Università, te li ricordi, Gianni? erano sempre grandi successi, conquistavi tutti con la simpatia e la semplicità che ti erano naturali, e poi facevamo vedere LA CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO ed era un tripudio... quanti anni sono passati? quaranta, quarantacinque? Mi rammento che Fabrizio era venuto a fare l'università a Firenze...
Sei andato via, accidenti e ci sto male perchè vorremmo che gli amici fossero immortali, ma in reltà lo sono, perchè ti rimangono comunque nel cuore. Mi rammarico di non averti piu visto, di aver perso i contatti, ma credimi, caro Gianni, hai fatto parte del mio cammino e di questo ti sarò sempre grata.
Adesso puoi continuare la partita a carte con Carlo ... abbraccialo forte da parte mia.
Continuerò a pensarti, come spesso ho fatto, con il calore
di una vera amicizia.
Grazie di tutto, caro Gianni, grazie di quello che ci hai lasciato.